MARCHESATO DI SALUZZO

(prov. Cuneo)
Piemonte - Italia

ITINERARIO
in
Valle Grana


Itinerari
nelle valli dei Marchesi di Saluzzo

Itinerario in Valle Grana

Boscosa e quieta, la meno profonda delle valli saluzzesi, che si incunea tra le valli Stura e Maira, acquista ,soltanto nella parte alta, a monte di Pradleves, uno spiccato carattere alpino. Per raggiungerla da Saluzzo sisegue la SS. 589 fino a Busca, e di qui si prosegue fino a CARAGLIO (m. 584), vivace cittadina, pregevole per le chiese barocche (Cappuccini, 1698; la bella PARROCCHIALE DELL'ASSUNTA di Nicolis di Robilant, 1779), oltre che per i bei volumi romanico-gotici della CHIESA di SAN GIOVANNI, in bella posizione eminente, e della CHIESA di SAN PAOLO (entrambe trasformate nel Seicento). Un itinerario della bassa valle potrà toccare anche BERNEZZO (m. 575), CERVASCA (m. 576) e VIGNOLO (m. 630), sulla dolce e boscosa collina che prospetta verso Cuneo, a sud di Caraglio. A Bernezzo, la trecentesca PARROCCHIALE conserva affreschi quattrocenteschi tra cui una volta dipinta da Hans Clemer, il pittore di Elva, coi simboli degli Evangelisti (fine XV sc.). A Vignolo si raccomanda una sosta in via Nittardi, dove al n. 34 è una bella facciata coperta da affreschi gotici; inoltre, dalla Parrocchiale si può, salendo per bella strada asfaltata tra i boschi, raggiungere la chiesina di SAN COSTANZO (XII sec.), e di qui proseguire fino al settecentesco Santuario degli Alpini, scendendo quindi in Cervasca. Usciti da Caraglio verso la valle Grana, a 4 km si raggiunge il paese di VALGRANA (m. 642), al cui centro sorge la PARROCCHIALE DI SAN MARTINO (XIV - XVIII sec.), con affreschi frammentari (XV-XVI sec.). In Via della Trinità si affaccia, di sotto un basso arco in pietra, il piccolo OSPIZIO DELLA TRINITÀ, l'esempio meglio conservato della regione di ospizio-ospedale per pellegrini e bisognosi risalente al Medioevo (XV sec.) L'esterno è decorato da un affresco della Trinità, (rappresentata con tre figure identiche che sbucano dallo stesso busto), attribuito ai fratelli Biazaci di Busca (metà '400). Ritornati alla Parrocchiale, immettendosi sulla strada per Montemale, si incontra di lì a poco, ad un bivio della strada, la CAPPELLA DEI SS. BERNARDO E MAURO, la cui volta - ben visibile dall'esterno - è decorata da uno dei più spiritosi cicli pittorici di Pietro da Saluzzo (1470-'75). MONTEMALE (m. 931) si segnala per l'imponente CASTELLO, già sito di grande importanza strategica (ma ricostruito nel 1933). Nella Parrocchia un fonte battesimale rinascimentale. Da Valgrana proseguire per Monterosso; poco fuori del paese una deviazione porta, passato un ponticello, al cascinale con annessa la chiesina di SANTA MARIA DELLA VALLE (XI -XV sec.), dove restano parti di un ciclo pittorico del XV sec.. MONTEROSSO (m. 720), dominato dalla TORRE di vedetta (XIII sec.), ha nella CAPPELLA DI SAN SEBASTIANO, posta all'uscita del paese accanto al cimitero, una delle opere meglio conservate e più pregevoli di Pietro da Saluzzo (affreschi con la Vergine e Santi e Storie di San Sebastiano, circa 1470). Una deviazione porta alle frazioni di SAN PIETRO e SANTA LUCIA nella valle di COUMBOSCURO, oggi centro di una comunità occitana "provenzale" che promuove feste tradizionali e festival di musica etnica (Festenal della musica etnica europea, agosto).Da vedere anche il locale MUSEO ETNOGRAFICO. Proseguendo lungo la valle Grana si raggiunge PRADLEVES (m. 822), gradevole centro di villeggiatura, e di qui, seguendo la strada che inizia a salire lungo gole boscose, si giunge dopo 6 km a Campomolino, borgata inferiore del Comune di CASTELMAGNO (m 1141), paese che dà il nome ad uno dei più noti e pregiati formaggi stagionati delle Alpi, il CASTELMAGNO DOP. La strada continua a salire, lungo un tracciato che, durante l'estate, consente un percorso montano incantevole che collega a nord con il paese di Marmora in valle Maira, a sud con Demonte in valle Stura. A 1761 m, eminente al centro dell'ampia conca di pascoli tra le vie di uscita per le valli adiacenti, sorge il SANTUARIO DI SAN MAGNO, uno dei più frequentati e antichi santuari alpini, posto tappa GTA e ancora oggi meta di pellegrinaggi (tra cui suggestiva la BADIA che si tiene il 19 agosto). All'interno, dietro l'altare si apre la CAPPELLA ALLEMANDI, il nucleo più antico dell'edificio (XV sec.), decorata da affreschi di Pietro da Saluzzo (1475-'80) e, nel vano anteriore, da Storie della Passione e Martiri Tebei di Giovanni Botoneri di Cherasco (1514).

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