MARCHESATO DI SALUZZO

(prov. Cuneo)
Piemonte - Italia

MISTA'

Le Valli del Romanico
e del Gotico


Storia arte e fede
nelle valli dei Marchesi di Saluzzo

itinerari per pellegrini e turisti
nell'anno del Giubileo

Le Valli del Romanico e del Gotico

Le valli di Saluzzo hanno conosciuto, soprattutto tra il Tre e il Quattrocento, un periodo di floridezza economica che ha visto emergere orgogli municipali, cantieri di chiese e santuari e una vera civiltà alpina, che si manifestò non meno nella bella architettura civile delle borgate alte che nelle chiese, che svettano con tanti campanili romanici o gotici.


Staffarda-valle Po
Revello-valle Po
Pagno-valle Bronda
Verzuolo-valle Varaita
Rossana-valle Varaita
Isasca-valle Varaita
Sampeyre-valle Varaita
Casteldelfino-valle Varaita
Pontechianale-valle Varaita
Chianale-valle Varaita
Villar S.Costanzo-valle Maira
S.Damiano-valle Maira
Macra-valle Maira
Stroppo-valle Maira
Elva-valle Maira
Valgrana-valle Grana
Vignolo-valle Grana

Staffarda-valle Po.

Il risveglio economico e artistico del XII secolo si riassume qui in Staffarda: l'abbazia della poesia cistercense degli spazi in cui si fondano la tradizione padana e la nuova, pulita regola dell'architettura d'oltralpe.
Fondata forse con un intervento di San Bernardo di Chiaravalle, legata all'ascesa della famiglia marchionale che poneva le proprie sedi non lontano, a Saluzzo e a Revello, Staffarda è l'abbazia del Saluzzese. Al 25 luglio del 1135 viene fatta risalire la fondazione del monastero.
Situato in aperta campagna, il complesso abbaziale è circondato ancora oggi da un piccolo villaggio rustico. Nella bella chiesa si assiste ad una decisa prevalenza della tradizione romanica lombarda, mentre il gotico cistercense prevale ormai nel magnifico chiostro, nella sala capitolare, nella foresteria e nella loggia per il mercato, posta sulla piazzetta centrale.

Visita: aprile-settembre 9-12,30; 14,30-18, ottobre-marzo 9-12,30; 14-17.Chiuso il lunedì. Tel.0175273215. Ingresso L.8000, gruppi L.6000, scuole L.4000.

Revello-valle Po.
Collegiata dell'Assunta.

Fondata nel 1483 per volontà del Marchese Ludovico II, è posta in asse con la strada maestra (l'attuale Via Vittorio Emanuele), in scenografica prospettiva. La struttura, in mattoni, presenta sobri caratteri gotici. Bello è il possente campanile.
La facciata, nuda e lineare, ospita il magnifico portale scolpito datato 1534: un esempio di gusto apertamente rinascimentale, raro in Piemonte, opera del lombardo Matteo Sanmicheli.
Il vero tesoro della Collegiata (spogliata dall'Ottocento ad oggi di gran parte dei suoi arredi) sono il polittico di Hans Clemer e i due polittici di Pascale Oddone (il dotato artista dell'altare di Staffarda).

Visita: aperta giornalmente (per assicurarsi degli orari: parrocchia tel.0175257128).

Pagno-valle Bronda.
Abbazia dei SS Pietro e Colombano.

Fondata secondo la tradizione per volontà del re longobardo Astolfo (749- 756), da monaci provenienti dal monastero di San Colombano di Bobbio, nel Piacentino, Pagno fu, a lungo, la più florida abbazia del Saluzzese. Nell'825 passò alle dipendenze della Novalesa, quindi di San Pietro di Breme. La chiesa conserva resti della facciata romanica verso il cimitero, il bel campanile databile al XIII-XIV secolo e affreschi di età romanica e gotica. Tra questi emerge il bellissimo Arcangelo S.Michele, opera di Hans Clemer.

Verzuolo-valle Varaita.
Parrocchiale dei SS. Filippo e Giacomo.

Uno dei monumenti più importanti della zona. Eretta nel circuito del ricetto di cui sopravvivono ancora l'antica porta e tratti di mura, conserva il campanile romanico (XI-XII secolo), dall'alta cuspide gotica rivestita da tessere maiolicate (XV sec.), con importanti resti di affreschi anch'essi romanici nella cella al piano terra (XI secolo).
La chiesa, rimaneggiata a più riprese nel secolo XV e nei successivi, presenta affreschi quattrocenteschi di più mani sulla facciata e all'interno, originariamente forse tutto affrescato, con l'intervento di Pietro da Saluzzo e di altri maestri.

Rossana-valle Varaita.
Parrocchiale

La Parrocchiale di S. Maria Assunta è un gioiello del gotico piemontese, una piccola sorpresa assolutamente da non perdere per l'eleganza un po' rustica della sua facciata, in cui il cotto lavorato acquista le morbidezze del gotico fiorito.

Visita: tutti i giorni previa richiesta al parroco tel. 017564128.

Isasca-valle Varaita.
San Massimo.

Isasca è il Comune più piccolo della Val Varaita, appartato in una valle boscosa e dolce collegata alla Valle Bronda e alla Val Po.
La piccola chiesa, dedicata al celebre Santo vescovo di Torino, risalente alla fine del XIV- inizi del XV secolo, ha un bel portale con mensole e capitelli scolpiti e, nel vano absidale, affreschi di eccellente fattura, datati 1545 e raffiguranti gli Evangelisti e in alto un' Annunciazione.

Visita: sempre aperta.

Sampeyre-valle Varaita.
Parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo.

Il monumento più noto di Sampeyre ha un impianto romanico-gotico, ancora evidente malgrado il rimaneggiamento ottocentesco della facciata. Sono originali il rosone e il bel portale in pietra scolpita, decorato da colonnine con capitelli che recano teste di uomini e di animali. L'interno gotico esercita una profonda suggestione. Notevoli capitelli scolpiti delle alte semicolonne e il fonte battesimale in marmo (1482) della bottega degli Zabreri di Pagliero. Ma l'oggetto degno di maggiore attenzione sono i bellissimi affreschi distribuiti nelle arcate cieche sui due lati della navata, attribuiti ai fratelli Biazaci.

Visita: sempre aperta Un altro bel portale scolpito è visibile nella chiesa di borgata Villaro.

Casteldelfino-valle Varaita.
Sant'Eusebio e Santa Margherita.

La prima parrocchia di Casteldelfino è stata la chiesina di Sant'Eusebio (donde il nome "Villa Sancti Eusebii" dato al Comune sin dal X secolo): d'impronta romanica, con piccolo campanile a vela traforato e portale in pietra ad arco architravato, è quanto resta del primo capoluogo distrutto da una frana nel 1391.
La Parrocchiale di S. Margherita è un cospicuo edificio romanico-gotico che domina il paese con l'alto campanile (G. Plantery, 1690; notare i doccioni in pietra quattrocenteschi). Conserva un magnifico portale riccamente scolpito e all'interno, un'ininterrotta decorazione ad affreschi che coprono tutte le pareti dell'alta navata, recuperati da un recente restauro durante il quale è riemersa la firma dei pittori Tommaso e Matteo Biazaci.

Visita: sempre aperta durante l'estate. D'inverno, solo durante le funzioni. Rivolgersi a: Parrocchia di Sampeyre tel. 0175977800

Pontechianale-valle Varaita.
San Pietro in Vincoli.

La moderna Parrocchiale conserva come una reliquia il bel portale tardo- romanico, dai capitelli ornati da teste umane e animalesche, dell'antica chiesa, sommersa nel 1942 sotto il lago artificiale insieme a un'intera borgata: la Ghieisa.

Chianale-valle Varaita.
Sant'Antonio.

Risalente al XIV secolo, fu la Parrocchiale di Chianale dal 1459 fino a tutto il Seicento. Semplice ed armoniosa, con campanile a vela a triplice traforo e un portichetto successivo, presenta un portale a triplice ghiera centinata che anticipa quelli di Casteldelfino, Sampeyre, Elva. L'interno è ad aula con volta a botte. Gli archi trasversali sono retti da mensole scolpite con espressivi mascheroni e têtes coupées.

Visita: aperta durante l'estate

Villar S.Costanzo-valle Maira.
Parrocchiale(antica Abbazia dei SS. Pietro e Costanzo)
S.Costanzo al Monte.

All'VIII secolo risale la fondazione dei due monumenti piú antichi della Val Maira, ovvero le due chiese legate al culto del martire Costanzo. San Costanzo al Monte, rinomato gioiello romanico, ricostruita tra XI e XII secolo sul sepolcro del Santo, conserva un eccezionale impianto architettonico con due chiese sovrapposte e un repertorio di sculture sia longobarde sia, soprattutto, della fase romanica, con capitelli scolpiti da maestri lombardo-comacini. L'antica Abbazia dei SS. Pietro e Costanzo, ora Parrocchiale (ricostruita da Francesco Gallo nel Settecento) conserva la suggestiva cripta databile ai primi anni del XII secolo e il campanile due o trecentesco. All'interno si trova, inoltre, l'opera piú celebre di Pietro da Saluzzo, ovvero gli affreschi della Cappella di San Giorgio. Sarà garantita da operatori specializzati la visita ai cantieri di restauro di San Costanzo al Monte.

Accesso: veicoli max 6 tonn.
Ingresso alla Parrocchiale di Villar previa richiesta alla Parrocchia tel. 0171902432.

S.Damiano-valle Maira.
L'officina degli scultori Zabreri di Pagliero.

Nell'antica Parrocchiale di Sant'Antonio di Pagliero, posta sopra il cimitero, si conservano, nella cappella a sinistra dell'altare, due colonne con bei capitelli figurati scolpiti dai fratelli Zabreri, originari della vallata, autori di un'ampia serie di manufatti in pietra scolpita - soprattutto i tipici fonti battesimali a calice poligonale, decorati da una fitta scrittura gotica - diffusi dalla Val Varaita a Cuneo e datati a partire dalla metà del Quattrocento. Tra i prodotti piú notevoli della bottega sono i portali delle Parrocchiali di Dronero (1455) e di San Damiano capoluogo (rimaneggiato).

Macra-valle Maira.
San Salvatore.

La piccola, deliziosa cappellina che si affaccia sul torrente Maira conserva all'interno, sulle pareti laterali, importanti affreschi tardo-romanici, tra i pochi e meglio conservati del Cuneese, che rappresentano soggetti della Genesi e altre scene, tra cui la Danza di Salomé, e inoltre affreschi quattrocenteschi nell'abside, con il Cristo benedicente in gloria tra i quattro Evangelisti e i dodici Apostoli, Santa Caterina e Sant'Antonio.

Stroppo-valle Maira.
San Peyre.

Costruita fra il XII e il XIII secolo, isolata e a strapiombo su di uno stretto sperone roccioso, è un accento di bellezza tra prativi e le montagne. Conserva uno dei più ricchi complessi di affreschi della valle, tra cui particolarmente notevoli quelli attribuiti all'anonimo "Maestro di Stroppo".

Elva-valle Maira.
Parrocchiale di S. Maria Assunta.

La Parrocchiale di Elva è uno dei monumenti più straordinari delle Alpi Occidentali, sia per il suo corredo di sculture - che conservano ancora, a metà Quattrocento, tipologie e soggetti tolti ad un immaginario medioevale fantastico e simbolico - sia per il grandioso ciclo di affreschi del presbiterio, culminanti nella grandiosa scena della Crocifissione che occupa tutta la parete di fondo: l'opera più celebre di un artista per lungo tempo identiticato semplicemente come "Maestro d'Elva" e oggi riconosciuto in Hans Clemer, il pittore dei Marchesi di Saluzzo.

Visita: sempre visitabile chiedendo le chiavi al Convitto Alpino, di fronte alla chiesa. tel.0171997986.
La domenica aperta dopo la messa.

Valgrana-valle Grana.
Santa Maria della Valle.

Situata fuori del paese, su una deviazione dalla strada che conduce a Monterosso, la chiesina di Santa Maria rappresenta, nell'isolamento e nella natura rustica dell'insieme un frammento eloquente del Medioevo più remoto. Documentata sin dal XII secolo, conserva testimonianze che sembrano far propendere per un'origine assai piú lontana. come la piccola lastra in pietra con due volti umani e una croce longoborda murata sopra la porta d'ingresso (forse parte di un sorcofago del VII secolo). Nella navata destra si conservano resti di affreschi quattrocenteschi, raffiguranti due Santi di notevole altezza, i cui volti sono visibili al di sopra del matroneo che li ha interrotti.

Per la visita: telefonare alla famiglia Gosso, tel 013198284 oppure al Sig. Molinengo tel 017198284

Vignolo-valle Grana.
San Costanzo.

È attestata sin dal XII secolo come una delle dipendenze che l'abbazia di Saint-Chaffre di Velay aveva lungo la valle Stura: sorgeva, infatti, lungo una delle strade di afflusso e deflusso dalla valle Stura (una delle "vie del sale" verso Nizza). Costruita direttamente sulla roccia, la chiesina conserva ancora intatta la sua veste romanica, resa caratteristica dalla singolare soluzione del campanile in facciata, raro in Piemonte. Sopra l'ingresso è appena visibile l'ombra di un affresco (si distingue la palma tenuta in mano da San Costanzo martire).

L'interno (molto spoglio) e l'annessa "cella dell'eremita" sono visitabili telefonando alla Parrocchia di Vignolo tel. 017148268

Tratto da :

Storia arte e fede
nelle valli dei Marchesi di Saluzzo

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ghironda

mista'
Marchesato di Saluzzo

www.ghironda.com