VALLE MAIRA
(prov. Cuneo) Piemonte - Italia






L'Assessorato al Turismo
del
COMUNE DI ELVA
Vi presenta:
A SPASS
PER LOU VIOL

Percorsi sui sentieri del Comune di Elva
per passeggiate a piedi, in mountain-bike o a cavallo
e, per la stagione invernale,
escursioni con racchette da neve, sci di fondo e motoslitte.

Il percorso che vi proponiamo, nel complesso, ha una lunghezza di circa 30 Km e un tempo di percorrenza, per un medio camminatore, di otto ore. E' possibile interromperlo in sei punti e rientrare alla borgata Serre, in quei punti è possibile iniziare una parziale percorrenza. Il sentiero è interamente segnalato, così come i punti di ritorno e le intersecazioni con i sentieri del C.A.I, G.T.A. e sentiero di valle. Detto percorso si snoda principalmente su antiche mulattiere e tocca, o sfiora, tutte le borgate di Elva. Dove segnalato sarà possibile effettuare il tracciato anche in mountain bike o a cavallo.
Partiamo dal capoluogo, borgata Serre 1637 m. s.l.m. Di qui, passando davanti all'odierna foresteria "La Fernisolo", ci incamminiamo per la strada asfaltata e in 1O min. raggiungiamo la borgata Goria - Mattalia, 1661 m. s.l.m. Questa borgata è la più meridionale del gruppo abitato denominato Goria che conta, in tutto, cinque agglomerati abitativi. Mattalia è composta da nove case : nelle due più grandi, che sono sulla destra subito prima e dopo la fontana pubblica, si possono notare due colonne in pietra, una rotonda e una quadrata, a sostegno del tetto. L'abitato è disteso su un ampio pendio assolato in lieve declivio. Di quì, passando accanto alla fontana pubblica, seguendo la vecchia strada in 5 min. arriviamo ad un'altra borgata del cantone di Goria :"Isaia" 17O3 m. s. l. m. Il nome di questa frazione, come quello di Mattalia, è di origine ebraica. Questa tranne alcune case, di cui una prospicente la strada, è in forte stato di degrado. Di qui proseguiamo verso la pineta sulla strada che per centinaia di anni fu la più importante via di comunicazione degli elvesi con gli altri paesi della valle Maira, specialmente con Stroppo. Questa parte del percorso passa interamente in un grande bosco di larici. Raggiungiamo da prima, in 15 min., una fontana detta "DELL' ARSISA " A 1778 m. s.l.m., qui possiamo riempire le borracce con acqua fresca e purissima per proseguire in direzione della chiesa di S.Giovanni a 1872 m. s.l.m., che raggiungiamo in 15 min. L'impressione che si ha, arrivati in questo luogo, è indescrivibile. Se crediamo in Dio, sicuramente si è fermato quì e ha voluto manifestare la sua grandezza. L'occhio può spaziare tutt'intorno, con da un lato la conca di Elva e le sue montagne, dall'altra la valle e in basso la pianura. Al centro della radura c'è una piccola chiesa rotonda, dedicata al culto di S.Giovanni, dove viene celebrata la messa l' ultima domenica di giugno. Continuiamo il nostro cammino e in 10 min. raggiungiamo la provinciale, verso la costa Cavallina a 2000 m.s.l.m., che sale da Stroppo e percorrendola in direzione di Elva per circa 5 min., superato il bivio per il colle di Sampeyre, incontriamo una strada sterrata sulla destra ; In questo punto possiamo interrompere il percorso, facendo ritorno ad Elva Serra seguendo la provinciale. Oppure proseguiamo sul nostro sentiero, che si presenta pianeggiante e molto panoramico, e raggiungiamo la località Chiotti a 1864 m. s.l.m., in 15 min. Questa località è costituita da grandi prati in lieve declivio, che sovrastano le tre borgate più alte del cantone di Goria : Superiore, di Mezzo, e Ugo. Di qui nuovamente i nostri occhi possono spaziare su tutta la conca elvese e la dolcezza del paesaggio pervade l' osservatore con un senso di pace. Da questa località raggiungiamo,in 20 min., con un percorso prima in discesa fino ad una fontana e poi in salita, la base delle rocce di "Ripalta" a 1900 m.s.l.m. ; di quì in avanti il paesaggio si fa più aspro e scosceso e proseguiamo su un sentiero che taglia a mezza costa un ripido prato che sovrasta la borgata Morelli. Questa deve il suo nome probabilmente ad un notaio di Acceglio, che esercitò la propria attività ad Elva nel 1700 qui stabilendosi temporaneamente. Il sentiero prosegue permettendoci di raggiungere in 35 min. la borgata Martini a 1726 m.s.l.m. Il nome di questa borgata è certamente dovuto al culto di S. Martino, è di grandi dimensioni ed è collocata in posizione molto soleggiata con tutto intorno un' ampia distesa di campi e prati. Su un comignolo si può ancora notare il disegno di una meridiana circondata da una scritta parzialmente leggibile.Da questa borgata possiamo interrompere il percorso, facendo ritorno a Serre. Altrimenti seguendo la strada comunale, svoltando a destra, in 10 min. raggiungiamo il bivio che, sempre a destra, incontra una strada sterrata di recente costruzione e a sinistra si prosegue per le borgate : Baudini, Grangette e Meira. La prima di queste deve il suo nome al casato dei Baudino, mentre le altre due con il loro stesso nome indicano che da principio erano costituite da Grange per il soggiorno temporaneo dei pastori. Tornando al nostro percorso, imbocchiamo la strada sterrata prima citata al bivio a destra, e in ore 1,05 min. raggiungiamo la località Grangie a 1830 m s.l.m. Il percorso prima è in salita, poi diventa pianeggiante e taglia a metà un enorme dirupo detto " Barsaie", qui non è raro incontrare delle pernici che trovano in questo luogo, il loro abitat naturale. proseguendo si incontra un immenso prato in ripido declivio denominato " Chiampines". Avanti incontriamo la prima delle tre borgate di questo luogo, Grange Viani poi Grange Laurenti e infine Grange Garneri. Il nome indica che anche quì il primo insediamento fu dovuto a pastori che costruirono delle grangie per i pascoli estivi del bestiame. Altra nota di rilievo è costituita dalla campana della cappella di borgata Laurenti, su di essa è incisa una scritta, datata 1664 che ricorda l' insediamento di uomini, provenienti dal vicino Delfinato di religione Calvinista, eretici dunque che qui si rifugiarono dai loro luoghi di origine cercando scampo alla persecuzione. Da questa località riprendiamo il nostro cammino e, attraversando il "bosco degli Ortili", raggiungiamo la borgata Chiosso superiore in ore 1 a 1670 m. s.l.m. questa frazione è sovrastata dal piccolo sito denominato Baletti, che incontriamo sul percorso. Il nome Chiosso deriva da Chiotto o Closso e indica una zona pianeggiante dove si alternano campi e prati, tale è questo luogo. Troviamo anche una chiesa dedicata al culto di S. Anna e ogni anno viene celebrata la messa il giorno della festività omonima. Di quì scendiamo, percorrendo la strada asfaltata, alla borgata Chiosso inferiore raggiungendola in 15 min. Proseguiamo ancora e in 5 min. arriviamo al ponte dell " Alberg " che permette l'attraversamento dell' omonimo torrente. Ancora visibile, sulla sinistra, un fabbricato adibito a mulino, per la macina dei cereali,rimasto in funzione fino al1963. In alto, sulla sinistra, intravvediamo la borgata Castes. questa frazione era situata sull' antica via di accesso alle borgate di Grange e a queste, da sempre, è stata legata nelle sue vicende. Dal ponte possiamo interrompere nuovamente il percorso raggiungendo il capoluogo seguendo la strada asfaltata, in questo caso incontreremo le borgate : Rossenchie, Dao, Clari, Reinaud e Villar. Poco distante dalle case della borgata Reinaud si trova la cappella dedicata a S.Bernardo di cui si racconta, nella tradizione popolare, fosse stata la prima parrocchia di Elva. Riprendendo il nostro sentiero, dalla località ponte dell' Alberg, costeggiamo il torrente e ragiungiamo, in 20 min., la borgata Molini Allioni a 1437 m. s.l.m. Il nome di questa frazione, come la sottostante Molini Abelli, deve il suo nome alla presenza di mulini per la macina di cereali o il pestaggio di canapa e lino, anche qui troviamo una cappella che è dedicata al culto della Madonna Consolata. Di quì, imboccando il sentiero a destra davanti alla chiesa, proseguiamo la borgata Brione, che raggiungiamo in 40 min. Il percorso si inerpica su uno stretto sentiero che raggiunge un punto panoramico denominato " Rocca Castello", a 1577 m.s.l.m. Di quì si apre uno stupendo panorama che ci permette di osservare i luoghi fin quì percorsi, è possibile anche scorgere quasi l'intero tragitto che compie l' odierna strada del vallone. Ci troviamo all'inizio di un grande prato, un tempo campo, che alla sua base ha la borgata Brione, a 1470 m.s.l.m. nei campi attigui un tempo si coltivava anche il grano, cosa rara ad Elva, e questo era possibile grazie al clima mite di cui gode questo posto. L' irrigazione dei campi era resa possibile grazie ad una bealera che prendeva l' acqua dal torrente Chiosso nell' opposto vallone. Si può raggiungere questo luogo anche con un percorso alternativo, da Chiosso si prende il sentiero segnalato che porta, attraversando il bosco di " Tavanet", alla rocca " Orsieres " a 1996 m.s.l.m. che raggiungiamo in un' ora. Di qui proseguiamo poi in direzione di Rocca Castello e quindi Brione impiegando un' ora. Riprendiamo il nostro cammino sul sentiero che, prima pianeggiante poi in ripida discesa, ci porta in 15 min. alla borgata Lischia a 1359 m.s.l.m. Questa frazione è situata su un versante scosceso al di sotto della precedente, per la coltivazione dei campi gli abitanti furono costretti in molti casi a terrazzare il terreno. Proseguiamo sulla strada di nuova costruzione e raggiungiamo la provinciale del Vallone a 1400 m.s.l.m. in 25 min. Di quì proseguendo a sinistra possiamo raggiungere il capoluogo, altrimenti proseguendo a destra dopo poco troviamo l'indicazione del sentiero, che in 1 ora e 15 min, ci porta al ponte del " Molinas" da dove, svoltando a sinistra, in 5 min, raggiungiamo il luogo di partenza borgata Serre. Questa frazione è la sede del Municipio e vi si trova la chiesa parrocchiale, che da sola costituisce un buon motivo per una visita ad Elva, visto il suo alto valore storico ed artistico.

Fotografie: Franco Baudino, Guido Cavallo, Valerio Bergerone, Fulvio Beltrando e Ugo Morello
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