VALLE MAIRA
Comune di Celle Macra
(prov. Cuneo) - Piemonte - Italia

SENTIERI
a Celle di Macra

pro loco celle

  • 1 - Sentiero degli acciugai
  • 2 - Sentiero della Costruzione Alpina
  • 3 - Sentiero dei pittori itineranti
  • 4 - Sentiero dei Giganti
  • 5 - Sentiero di “NASLU”
  • 6 - Il Sentiero Culin
  • 7 - Sentiero dei bottai
  • 8 - Sentiero della fede


  • 1 - Sentiero degli acciugai

    Durata 2,30 h - dislivello 317 m
    Il percorso, di evidente interesse storico e culturale, propone una panoramica sui luoghi di origine degli anchoiers, i venditori di pesce conservato di Celle di Macra, la cui attività ha fortemente caratterizzato questo territorio sin dalla seconda metà dell'Ottocento.
    Per un lungo periodo il mestiere dell'acciugaio venne praticato stagionalmente, ma divenne nel dopoguerra attività non più itinerante, segnando il passaggio dall'emigrazione stagionale a quella definitiva.
    Nelle borgate situate lungo l'itinerario si incontrano le abitazioni di famiglie di acciugai che ancora attualmente praticano il mestiere sui mercati, ma che comunque continuano a mantenere un forte legame con la terra natia.
    Il percorso parte da Borgata Chiesa dove è possibile visitare il Museo Seles dei mestieri itineranti, procede poi passando per Borgata Castellaro, Pian della Colla, Borgata Grangia, Borgata Trucco per ritornare a Borgata Chiesa.
    È consigliato praticare il sentiero dalla primavera all'autunno, di inverno è praticabile con le
    racchette da neve.
    L'itinerario ha una segnaletica verticale direzionale e dei pannelli illustrativi.

    Fonte: Depliant Ecomuseo dell'alta Valle Maira, UFFICIO IAT - Dronero


    2 - Sentiero della Costruzione Alpina

    Durata 4,30 h - dislivello 540 m
    Il sentiero permette di conoscere le borgate del Comune di Celle di Macra, ponendo l'attenzione sulle varie tipologie di insediamenti, le peculiarità architettoniche ed i materiali utilizzati nella costruzione. L'architettura rurale rappresenta una delle maggiori attrattive della valle, rivelando molto del passato e dell'ingegno dei suoi abitanti che hanno saputo adattarsi e vivere in armonia con la natura. I materiali erano reperiti in loco: pietra, ardesia e legno. Nelle abitazioni medievali la pietra era d'uso comune per la realizzazione di portali megalitici e venne in seguito sostituita dal legno, materiale più economico e facilmente reperibile. In passato la costruzione degli edifici era il prodotto di un'azione collettiva della comunità a cui contribuivano varie professionalità. Tuttavia era il mastro muratore colui che svolgeva la funzione anche di architetto, facendo tesoro di tecniche costruttive di antica tradizione. L'itinerario, pur essendo di prevalente interesse architettonico, passa in zone di grande rilievo naturalistico.
    Il percorso ad anello parte da Borgata Chiesa dove è possibile visitare il Museo Seles dei mestieri itineranti e la Parrocchiale di San Giovanni Battista, da notare anche una casa privata del XV secolo con una finestrella medioevale e La Cappella di San Rocco del 1600. Si procede poi per Borgata Paschero, Borgata Mattalia e Borgata Rio, anche qui si possono vedere case con finestre medioevali in pietra. Da Borgata Rio ad Albornetto Sottano sono presenti i forni da calce. Si prosegue per Albornetto Soprano. In tutto il percorso si possono vedere esempi di architettura locale, che si fa particolarmente interessante verso Borgata Serre, qui infatti troviamo nel gruppo di case della Ruà esempi di Block-bau (Nel sistema Block-bau vengono sovvraposti rizzontalmente tronchi o travi in legno massiccio o lamellare per formare le pareti dell'abitazione, questo sistema è la prima forma di costruzione in legno). Continuando il percorso si arriva a Borgata Castellaro dove c'è un bellissimo palazzo a vela con facciata ornata da bifora e con portali megalitici e una casa privata con monofore. Proseguendo per Borgata Grangia e Borgata Ansoleglio troviamole cave di sabbia che venivano utilizzate per la costruzione degli intonaci. L'itinerario si conclude ritornando a Borgata Chiesa.
    È consigliato praticare il sentiero dalla primavera all'autunno.
    L'itinerario ha una segnaletica verticale direzionale e dei pannelli illustrativi.

    Fonte: Depliant Ecomuseo dell'alta Valle Maira, UFFICIO IAT - Dronero


    3 - Sentiero dei pittori itineranti

    Durata 4,15 h - dislivello 425 m
    Nel Medioevo la valle godette di un lungo periodo di autonomia e di un relativo benessere che permisero un notevole sviluppo delle arti.
    La presenza del Marchesato di Saluzzo e il mecenatismo di alcuni marchesi attirarono pittori e maestranze ma, in alcuni casi, era addirittura la comunità a commissionare opere che in parte sono giunte sino a noi.
    La vicinanza fisica e culturale con l'attuale Midi francese favoriva lo scambio, per cui alcuni pittori locali prestavano la loro opera oltralpe e viceversa, sempre in forma itinerante. Molti sono stati i pittori che hanno operato in Valle Maira dal Medioevo sino ad oggi. Alcuni di essi, come nel caso di Hans Clemer, di origine fiamminga ma attivo anche in Provenza, di grande levatura artistica, hanno realizzato all'interno di chiese e cappelle cicli di affreschi e polittici. Il percorso propone una panoramica su diverse espressioni artistiche di pittori otto-novecenteschi autori di dipinti votivi e devozionali sulle facciate delle case, rappresentativi di un'arte popolare assai diffusa.
    Il percorso ad anello parte da Borgata Chiesa dove è possibile visitare il Museo Seles dei mestieri itineranti e la Parrocchiale di San Giovanni Battista, dove è possibile ammirare il polittico di Hans Clemer, datato 1496. Dopo Borgata Chiesa si procede per Borgata Ansoleglio dove, nella Cappella di San Pietro, si trova un affresco ottocentesco attribuito a Giors Boneto da Paesana.
    La tappa sucessiva è borgata Grangia, dove si può osservare una affresco di Delpui,
    pittore locale. Oltre all'affresco di Delpui si trovano molti altri affreschi su piloni votivi nel tratto che va da Borgata Grangia a Borgata Trucco. Arrivati a Borgata Serre troviamo un'altro affresco di Giors Boneto e uno stupendo ciclo di affreschi medioevali attribuiti a Jean Baleison nella Cappella di San Sebastiano. L'itinerario prosegue per Borgata Chiotto dove ci sono affreschi su piloni e dipinti nella Cappella di San Michele Arcangelo. Avanti per Borgata Albornetto Soprano, Mattalia e Bassura dove tutto il percorso è costellato di piloni votivi con affreschi notevoli. A Bassura da vedere gli affreschi della cappella dei Santi Vitale e Chiaffredo. Da Bassura si conclude l'itinerario tornando a Borgata Chiesa passando per borgata Paschero dove è possibile vedere gli affreschi della Cappella Madonna dell'Assunta.
    È consigliato praticare il sentiero dalla primavera all'autunno.
    L'itinerario ha una segnaletica verticale direzionale e dei pannelli illustrativi.

    Fonte: Depliant Ecomuseo dell'alta Valle Maira, UFFICIO IAT - Dronero


    4 - Sentiero dei Giganti

    Percorso ad anello
    Partenza da Borgata Chiesa
    Durata 4,40 h - dislivello 550 m
    Il percorso si snoda per oltre 10 km con andamento semicircolare fra i valloni di Intersile e di Tibert. Il suo nome si deve alla presenza di un bosco di larici plurisecolari mantenutosi intatto nel corso dei secoli e da cui si può leggere l´evoluzione di questa importante specie arborea. Inoltre lungo il percorso si incontrano una serie di edifici di interesse storico e la zona umida del Naj del charbou, originale pozzo in cui avveniva la macerazione della canapa a monte di Borgata Combe.
    Il percorso ad anello parte da Borgata Combe, prosegue per Borgata Ugo Soprano, Ramei, Albornetto Sottano, Rio e ritorna a Borgata Combe.
    È consigliato praticare il sentiero dalla primavera all'autunno.

    Fonte: www.comune.celledimacra.cn.it


    5 - Sentiero dello Spirito del Bosco “NASLU”
    O Bosco degli gnomi
    pr> Percorso ad anello
    Partenza da: Borgata Chiesa
    Itinerario: Castellaro, Colla, Ingresso Bosco Suciù, Chiotto, Ruà, Serre
    Arrivo a: Borgata Chiesa
    Durata 3,00 h - dislivello 440 m
    La Val Maira è speciale, una o la Valle più selvaggia di tutto l’arco Alpino che solo noi italiani abbracciamo completamente, è la regina delle Valli del Cuneese disposte a raggiera sul confine di stato. La media Valle nella sua parte orografica sx del fiume Maira è ricca di foreste di varie essenze tutte da scoprire; a tal punto che ci si può dimenticare dell’attrazione-richiamo dell’alta valle con le sue circa trenta cime ragguardevoli che svettano oltre i tremila metri. Il sentiero dello Spirito del bosco nasce, dallo stupore che due bambini provavano ogni qual volta si immergevano in questa foresta del Sociu, uno dei "ns"Monti, e la loro fantasia si animava occupando segmenti di spazio-tempo. Appena entrati nell’abetaia, foresta di abete bianco e rosso molto fitta quasi impenetrabile, vi sono due guardiani: Naslu e Gundu, scolpiti nel legno più duro rappresentano le ns aspirazioni e paure che da sempre la foresta trasmette; proseguendo si arriva nella faggeta ed è tutta un altra cosa, lo spazio si dilata e l’incontro con gli abitanti dei boschi è molto probabile, a patto che si sappia tacere, ascoltare e guardare, qui i ns sensi si dilatano in una tensione spasmodica, in una attenzione mai provata prima. Si arriva cosi tutto in falso piano ma senza fatica alcuna, nel rado lariceto, e a testa alta si notano le alte cime, è un percorso contemplativo per buoni camminatori evoluti,"per tutti quanti ne hanno voglia" e ogni qualvolta percorro questo sentiero non finisco mai di meravigliarmi . Dritto punta ai Fumei ma noi teniamo la dx e ci buttiamo nel pratone in discesa che porta a una grangia diroccata li vicino, successivamente dopo un faggio secolare si può scegliere due percorsi ; uno sempre ormai in una discesa tutta da gustare, con scorci unici porta al pilun del Chiotto, e di la si aprono varie alternative, io prediligo la risalita al Castellaro dal Serre, che ci porta a scoprire un sentiero botanico esclusivo grazie a questo versante marino. L’altro percorso, selvaggio come la sua Valle, è anche esso un anello che riporta al "paesello" Castellaro, qui la foresta si esprime in tutte le sue forme:"porcini ben nascosti, garitole e cuccamellas persino traverso galleggiante su foglie fino a sopra i polpacci sentierone tracciato da selvatici, da ben individuare, un po’ più avventuroso, strettamente collegato all’essere-albero, che fa esclamare all’abbà che coraggiosamente lo ha compiuto da solo "ce l’ho fatta ", con un po’ di giusta tensione-attenzione che ti fa sentire più vivo e partecipe e capisci che sei al cospetto degli esseri viventi più grandi del pianeta ...gli alberi. È un percorso fresco, all’ombra quasi interamente e su una quota ragguardevole di buon respiro. La natura da spettacolo! è l’ultimo paradiso, mi capita a volte di vedere tracce di sentiero e di evitarle appositamente, non so perché, siccome cerchiamo sempre di darci una spiegazione razionale "ma serve?" Mi sento di dire : semplicemente per perdersi per ritrovarsi. Da ultimo vorrei far notare il personaggio di Naslu, tra realtà e fantasia..... Come in un mosaico che tutto collega : territorio e la sua gente del passato e del presente in un abbraccio collettivo in quel di Celle per riscoprire assieme tutti quei Valori persi o dimenticati ...
    (Giuseppe Palamini)



    6 - Il Sentiero Culin

    Una totale immersione fra natura e poesia nel ricordo di un vero uomo di Seles
    Percorso ad anello
    Partenza da: Borgata Chiesa (in alternativa Borgata Paschero)
    Itinerario: Albornetto, Albornetto Sottano, Rio Tibert, Ugo Sottano, Ugo Soprano, Ramei, Praveiral, Ugo Soprano, Ugo Sottano, Rio Tibert, Albornetto Sottano, Albornetto
    Arrivo a: Borgata Chiesa
    Durata 4,15 h - dislivello 500 m
    E’ un sentiero naturalistico ispirato ad un uomo che di Celle Macra è stato protagonista ed essenza, che ha amato e vissuto queste montagne che ricordano ancor oggi le sue innumerevoli camminate. Una totale immersione fra natura e poesia nel ricordo di un vero uomo di Seles.
    Percorso naturalistico ombreggiato con incontro della natura più selvaggia, dove si trovano le tracce del lupo, si incontrano il cervo, il capriolo e il camoscio.
    In quota si percorre un tratto del sentiero dei Giganti abeti plurisecolari mantenutesi intatti nel corso dei secoli.



    7 - Sentiero dei bottai

    Durata 4,00 h - dislivello 540 m
    Il sentiero si sviluppa tra i comuni di Macra e Celle di Macra ed è dedicato al mestiere del bottaio, diffuso in diversi luoghi, ma praticato in forma itinerante da molti abitanti di Albaretto, Celle di Macra e Marmora.
    I costruttori di botti (cibriers) furono molto richiesti soprattutto nelle zone delle Langhe, Monferrato e Monregalese, dove erano apprezzati per l'abilità nella costruzione e nella riparazione di mastelli, zangole, botti e torchi utilizzati nella produzione dei preziosi vini. Le botti di Albaretto vennero usate anche dai commercianti ambulanti per riporre il cibo conservato.
    Il percorso incomincia in Borgata Combe (Celle Macra), prosegue in Borgata Sagna, e poi si sposta nel comune di Macra passando per la Borgata Chiatignano, e Borgata Serremontello dove troviamo il punto espositivo dei Bottai. Prosegue poi incontrando altre borgate tra le quali: Garini, Cucchietto, Colletto, Marengo, Aramola, Palent. Il percorso termina alle Grange Curbia.
    È consigliato praticare il sentiero da aprile ad ottobre.
    L'itinerario ha una segnaletica verticale direzionale e dei pannelli illustrativi.

    Fonte: Depliant Ecomuseo dell'alta Valle Maira, UFFICIO IAT - Dronero


    8 - Sentiero della fede
    Percorso ad anello
    Partenza da: Borgata Chiesa
    • Itinerario: Ansoleglio, San Giacomo, Villetta (Macra), Bedale (Macra), Ponte in legno, Bassura, Paschero
    • Arrivo a: Borgata Chiesa
    • Tempi di percorrenza: h.4,15’ circa
    • Dislivello: m. 425
    • Difficoltà: E – escursionistico
    •Siti di interesse: percorso caratterizzato dalla presenza di cappelle, chiese e piloni votivi posti a ricordo e ringraziamento per grazie ricevute e meta di pellegrinaggi. Tali simboli religiosi, oltre a essere luoghi di devozione, costituiscono anche un importante patrimonio artistico.



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